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Redazione

LE VACCINAZIONI PEDIATRICHE, TANTI MODI PER PROTEGGERE LE NOSTRE BAMBINE E I NOSTRI BAMBINI



Dal 2017 sono salite a 10 le vaccinazioni obbligatorie per i bambini. Vediamole una a una.



Vaccinazione esavalente

Somministrata al 3°, 5° e 11° mese, immunizza contro i patogeni di difterite, tetano, pertosse, poliomielite, haemophilus influenzae di tipo B ed epatite B. Queste malattie vengono spesso affrontate assieme, in merito alle vaccinazioni pediatriche, in quanto i componenti di ognuna di esse vengono somministrati tutti assieme, in un'unica fiala. Il motivo principale è che l'effetto collaterale più diffuso dei vaccini è la reazione da puntura, che va dal semplice dolore fino ad una tumefazione che dura qualche giorno, oppure sfogo cutaneo di varia entità. Effettuare un'unica iniezione anziché 6 diminuisce gli effetti collaterali per il bambino.

Si vaccina contro queste malattie, in quanto la difterite può dare spesso complicanze cardiache e neurologiche, con una letalità del 5-10%. Il tetano è una malattia grave, con grande letalità, per la quale si consigliano richiami per tutta la vita. La pertosse è una malattia che può dare complicanze frequenti (polmonite, 23%), convulsioni ed è letale in un bambino su 100. La poliomielite è ancora nella memoria di chi ha 40 e più anni, per le sue devastanti conseguenze come il polmone d'acciaio a causa della paralisi respiratoria e una letalità del 2-10%. Haemophilus influenzae di tipo B invece dà frequenti danni neurologici ed alta letalità (5%). Epatite B infine dà gravi complicanze (cirrosi, carcinoma) ed alta frequenza di cronicizzazione, ovvero un problema che dura tutta la vita, specialmente se contratto nei primi mesi di vita.


Anti-pneumococco

Al terzo mese di vita, c'è anche la vaccinazione antipneumococco, somministrata generalmente in contemporanea con l'esavalente (richiami compresi). Lo pneumococco è un patogeo responsabile di molte infezioni nel bambino, il principale responsabile di malattie invasive batteriche, che includono frequenti patologie anche gravi: meningiti, batteriemie, sepsi, polmoniti, otite media acuta. Lo stato di portatore è molto frequente nei bambini di età <5 anni.


Anti-meningococco

Anche questa vaccinazione avviene nel terzo mese, ma in date diverse rispetto ad esavalente e anti-pneumococco. Spesso è sufficiente un richiamo, ma in alcuni casi vengono somministrate tre dosi. Secondo alcuni studi è il vaccino più reattogeno, in termini di febbre. Il meningococco B è un sottogruppo di Neisseria meningitidis, è uno dei responsabili della meningite; seppure meno diffuso di altri, può risultare molto pericoloso e tra i bambini che ne sopravvivono il 50% ha gravi sequele vita natural durante.


Anti-rotavirus

Somministrata dalla sesta settimana di vita, con la seconda dose entro le 24 e la terza entro le 32, si tratta dell'unica somministrazione orale. Il rotavirus infatti è un patogeno intestinale, principale causa delle gastroenteriti virali tra neonati e bambini sotto i 5 anni. Si tratta probabilmente del virus meno pericoloso tra tutti quelli soggetti a vaccinazione nei bambini, in quanto non causa danni gravi in percentuali sensibili di bambini, se paragonato agli altri microorganismi patogeni.


Antinfluenzale

Dal sesto mese, per evitare la diffusione dell'influenza, si offre ogni anno la vaccinazione contro i ceppi più diffusi.


Anti-morbillo-parotite-rosolia (MPR)

Si tratta della cosiddetta vaccinazione trivalente, somministrata come unica dose tra il 13°-15° anno di età. Il morbillo, una delle malattie più contagiose dopo il Covid-19, causa encefalite nel 1% dei casi ed è letale in un bambino su 100/1000. Soprattutto, ha un'incidenza di polmonite sensibile (1-6%). Gli orecchioni, nome tradizionale della parotite, danno meningite asettica nel 10% dei casi, e pur essendo molto raramente mortali, sono molto dolorosi per i bambini. Della rosolia infine fa paura il 70% di donne adulte che rimangono con dolori articolari e il 90% di rischio di danno fetale, quando si contrae in gravidanza (primo trimestre). Questo è uno dei motivi per cui si vaccinano i bambini, per non favorire la trasmissione alle donne incinta.


Anti-varicella

Spesso si trova assieme alla MPR, che diventa MPRV, con stessa cadenza di somministrazione. Questa vaccinazione viene offerta attivamente da pochi anni, mentre è obbligatoria dai nati nel 2017 in poi. La malattia in questione non è molto grave per i bambini, tuttavia i sintomi sono fastidiosi e lasciano cicatrici per tutta la vita. Il motivo principale per cui vale la pena farla tuttavia è la possibilità di evitare la sequela principale della malattia, ovvero il fuoco di Sant'Antonio, che sopraggiunge in età adulta dopo aver affrontato la malattia.


Anti-meningococco C

Effettuata tra il 13° e 15° mese, cioè più tardi rispetto al meningococco B, si tratta dell'agente eziologico della meningite più diffuso, responsabile dei focolai che talvolta si riscontrano in Italia. Mortale nel 10-20% dei casi, può dare frequentemente problemi a lungo termine (perdita dell'udito o del tatto).




Bibliografia:

Le vaccinazioni pediatriche, Ministero della Salute (https://www.salute.gov.it/portale/vaccinazioni/dettaglioContenutiVaccinazioni.jsp?lingua=italiano&id=4814&area=vaccinazioni&menu=fasce)

Istituto Superiore di Sanità (https://www.epicentro.iss.it/vaccini/ReazioniAvverseEsavalente)

La storia di Rosanna Benzi, 29 anni in un respiratore a causa della poliomielite (http://www.informareunh.it/non-perdiamo-il-vizio-di-ricordare-rosanna/)

Report GIMBE (https://www.gimbe.org/osservatorio/Report_Osservatorio_GIMBE_2019.09_Vaccinazione_antipneumococcica_eta_pediatrica.pdf)

ISS ADR MPR (https://www.epicentro.iss.it/vaccini/ReazioniAvverseMPR)

Mandell, Douglas, and Bennett's Principles and Practice of Infectious Diseases - 8th ed. - 2015



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